Ciao cara, mi fa piacere che tu ti stia soffermando a leggere il mio annuncio per cui ti ringrazio a priori di questo tuo tempo. Non é mai facile rendere un immagine di se, nemmeno nella realtà quotidiana, per cu virtualmente lo é ancor di più, ma questo non deve far desistere dal farlo, anzi un monito per farlo meglio. Dovrei forse iniziare con il dire chi non sono, più di chi sono, nel senso che mi piace definirmi un po’ atipico, nella misura della definizione della figura stereotipata dello gigolò. Non mi definiaco un uomo “oggetto”, che basa tutto su aspetti saffici, ma credo nell’importanza, anzi trovo fondamentale anche quelli celebrali, l’intrigo appunto, il saper ascoltare e capire, prima che l’agire fine a se stesso. Amo la musica raffinata che si può ritrovare nel jazz, i modi raffinati, la dolcezza abbinata alla carnalità, ma senza mai che una prenda il sopravvento sull’altra. Il mondo femminile é esponenzialmente più complesso di quello maschile, e questo comporta una dedizione ed un impegno per capirlo, e per capire la donna, nella sua interezza, fatta di un connubio tra mente e corpo, tra sensulità e sessualità.